С новым увлекательным учебным пособием вы сможете разнообразить свои знания итальянского языка, углубить и расширить их. Каждая глава дополнена текстовыми упражнениями, с помощью которых вы можете проверить свое понимание прочитанного и просто записать решения в книгу. Правильные ответы на упражнения можно найти в разделе «Решения» в конце книги.
В каждой главе есть словарь с переводом сложных слов. Эти слова выделены курсивом в тексте. Перед Вами идеальная языковая подготовка в практическом формате.
Где-то на просторах необъятного Тихого океана затерялся сказочный остров Астагат; правит им мудрый султан Мохаммед Али. Султан женат на прекрасной Адиль и вместе они воспитывают двух сыновей, Амира и Ахмеда.
Посередине волшебного острова возвышается гора, со всех сторон окруженная непроходимым Лесом Обманов и Заблуждений. Свирепая ведьма Лютьен, поселившаяся в темной и сырой пещере на склонах этой горы, время от времени прерывает свой вековой сон и жутким колдовством нарушает спокойное и мирное течение жизни островитян.
Волею случая Амир обнаруживает в королевской библиотеке тайную «Книгу воспоминаний», со страниц которой он узнаёт о своем высоком предназначении: расправиться с ведьмой при помощи загадочного камня — «Красной Яшмы».
Удастся ли ему отыскать могущественный талисман? Сможет ли он противостоять черным силам злобной Лютьен?
RINGRAZIAMENTI
Per quanto riguarda i ringraziamenti ho il piacere di menzionare Igor Bobovich, per la sua paziente e competente opera di traduzione del glossario, dall’italiano al russo, nonché la bravissima Alexandra Khomyakova, per l’originale illustrazione dei capitoli di questo romanzo. Grazie di cuore.
Capitolo primo
ASTAGATT E LA FORESTA DEGLI INGANNI
In una lontana e sperduta isola dell’oceano Pacifico chiamata Astagatt, viveva un re, Amir Sultan, con la sua regina, Fatima. Il re governava i suoi sudditi con giustizia e magnanimità e per questo gli abitanti dell’isola lo avevano soprannominato «Amir il Giusto».
Da pochi giorni il re aveva compiuto venticinque anni e sembrava nel pieno della sua maturità fisica e mentale. Governava la piccola isola fin da quando aveva sedici anni, avendo ereditato il trono alla morte dei suoi genitori. Il padre Mohammed Pascià Sultan e la madre Adeela, erano morti tragicamente in un naufragio, di ritorno da una visita di stato nella lontana Cora.
Sull’isola regnava la pace da molti secoli e gli abitanti dell’unica città, Astagatt, la capitale, vivevano in modo mite e semplice. Qui le occupazioni principali erano la pesca, la pastorizia e l’agricoltura mentre solo i più ricchi e benestanti potevano dedicarsi alle arti, allo sport e alla letteratura. Insomma, l’isola offriva tutto quello che un essere umano poteva desiderare.
Ad ogni modo non era facile raggiungere l’isola di Astagatt perché era circondata dalla cosiddetta «Barriera»; un enorme «muro d’acqua» alto più di trenta metri, frutto di chissà quale strano incantesimo. Gli abitanti dell’isola erano ormai abituati a quell’immenso spettacolo che, per tanti secoli, era riuscito a tenere lontano tutti gli indesiderati. Infatti, la «Barriera» poteva essere superata solo per pochi giorni all’anno e, senza una guida esperta, qualunque nave avrebbe fatto, inevitabilmente, naufragio.
Astagatt, in tutto l’arcipelago, veniva considerata come un paradiso sulla terra. Le sue spiagge erano incontaminate, con sabbia bianchissima e finissima; i ruscelli e le piccole cascate d’acqua purissima scendevano dolcemente dai pendii delle colline e la vegetazione, ricca e rigogliosa, offriva una varietà sterminata di frutta esotica, gustosa e buonissima da mangiare.
Cosa si poteva desiderare di più?
Ma le cose belle hanno i loro lati oscuri ed anche Astagatt non ne era immune. Il centro dell’isola, da tempo immemore, incuteva enorme timore tra gli abitanti, proprio lì dove si ergeva maestosa l’unica grande montagna. Tutt’intorno vi era una fitta distesa di alberi secolari che anche la potente luce del sole, a stento, riusciva a penetrare con i suoi raggi. Già dal suo strano nome «La foresta degli inganni» chiunque poteva intuire che era meglio starsene alla larga.
Un’antica leggenda raccontava che sulla cima di quella montagna, perennemente imbiancata dalla neve, in una grotta buia e fredda, viveva un pericoloso ed unico abitante, la vecchia e malvagia strega Luthien.
In realtà, nonostante il trascorrere dei secoli, fino a quel momento nessuno l’aveva mai vista ma sull’isola si continuavano a tramandare, di padre in figlio, delle orribili e raccapriccianti storie di cui era stata protagonista Luthien. Gli abitanti, in questo modo, cercavano di conservarne il ricordo anche per evitare che qualche sprovveduto, malauguratamente, potesse avvicinarsi troppo a quel luogo maledetto e cadere preda della vecchia strega.
Solo in un libro era riportato dettagliatamente la descrizione della malvagia Luthien, oltre all’elenco dei suoi poteri ed il modo per poterla uccidere. Il suo nome era «Libro dei ricordi».
Naturalmente faceva parte della collezione privata dei sovrani e solo ai re e ai loro discendenti che, per secoli, si erano succeduti sul trono dell’Isola di Astagatt, era consentito leggerne il contenuto. Il libro conteneva una sibillina profezia che recitava, pressappoco, così: «Un giorno non troppo lontano… da un re giusto e sincero… nascerà un giovane e coraggioso principe…. che riuscirà ad attraversare indenne la Foresta degli inganni. Lui sarà l’eletto perché troverà uno speciale e potente talismano… il Diaspro Rosso… che dovrà portare sempre con sé.… ma se questo non avverrà allora lui perirà… come un comune mortale. Questo prezioso dono ho nascosto nel fondo degli abissi e solo una tragedia sfiorata permetterà… al re giusto e sincero… di ritrovarlo. L’eletto supererà indenne la foresta degli inganni… scalerà la montagna e raggiungere il nascondiglio segreto di Luthien. Il mio prezioso dono lo guiderà e proteggerà da ogni inganno… ma se lui non la ucciderà… per altri mille anni il potere della strega sopravviverà».
Sull’isola si raccontavano storie terribili sulla vecchia strega Luthien che, dotata di enormi poteri, con i suoi incantesimi riusciva ad attirare, all’interno della foresta degli inganni, tutti gli sprovveduti. Più di una volta era capitato che qualcuno, spinto dalla curiosità, si fosse avventurato all’interno di quel luogo sinistro e non fosse più tornato indietro. Questi disgraziati venivano persuasi, da una voce suadente e gentile, ad inoltrarsi sempre di più all’interno della foresta.
«Vieni… vieni da me… non avere paura… qui troverai oro e argento in abbondanza», ripeteva una cantilena incessante, «vieni… vieni da me… non avere paura… qui troverai l’elisir di lunga vita». Le parole della strega erano accompagnate dal suono di una musica irresistibile.
Per quei poveretti non c’era scampo. Senza nemmeno rendersene conto si ritrovavano, addormentati e appesi a testa in giù, nella dimora della strega Luthien, sulla cima della montagna.
Qui la strega, pazientemente, preparava i suoi disgustosi intrugli. Al centro della grotta vi era un enorme calderone di acqua bollente, piena di strane spezie ed erbe magiche, di cui si serviva per preparare una succulenta zuppa di carne. Quando la cottura le sembrava giunta al punto giusto vi immergeva le sue vittime ancora vive, le bolliva lentamente e poi le divorava con tutta calma. Con le ossa, avanzate dal prelibato pasto, si divertiva a farne degli strani amuleti. Quello era il suo passatempo preferito.
Dopo aver ucciso e mangiato la sua vittima di turno, la strega cadeva in un profondo letargo e, per un lungo periodo di tempo, sull’isola non si sentiva più parlare di Luthien. Il suo risveglio anticipato poteva essere provocato solo da un imminente pericolo che lei, immediatamente, percepiva come minaccia alla sua stessa esistenza.
Ogni famiglia sull’isola aveva subito un lutto a causa della malvagia strega. Solo i re, le loro mogli e i loro discendenti, che si erano succeduti sul trono di Astagatt, sembravano immuni agli incantesimi di Luthien, come se una potente ed invisibile mano li proteggesse. In ogni caso, per non far correre rischi inutili alla popolazione, ogni re aveva sempre raccomandato a tutti di tenersi a debita distanza sia dalla «Foresta degli inganni» che dalla stessa montagna. Anche il valoroso re Amir Sultan aveva seguito il consiglio di suo padre. Non si era mai avventurato verso il centro dell’isola e si era limitato ad osservare quegli strani luoghi solo da molto lontano, preferibilmente a bordo della nave ammiraglia «Glorius».
Alla corte del re Amir Sultan tutti veneravano come un dio colui che aveva protetto per secoli l’isola dalla furia cieca e distruttiva della strega. Se questa, nei secoli, si era limitata a mangiare, di tanto in tanto, solo qualche abitante dell’isola e non l’intera popolazione, era stato solo grazie al provvidenziale aiuto del mago «Sekmet».
Era colui che aveva scritto l’antico «Libro dei ricordi», dove aveva profetizzato l’arrivo dell’eletto, il ritrovamento in mare del potente «Diaspro rosso» e la liberazione dell’isola dalla malvagità della strega Luthien.
Quel potentissimo talismano l’aveva realizzato lo stesso mago, ricavandolo da una roccia di meteorite proveniente dal pianeta Marte, caduto sulla terra milioni di anni prima.
Sekmet vi aveva inciso sopra una speciale formula che l’eletto avrebbe dovuto pronunciare in presenza della strega. Solo la combinazione di questi tre elementi: il talismano rosso, la formula e l’eletto, avrebbe permesso di sconfiggere Luthien.
GLOSSARIO 1
Avverbio/ Наречие = avv.
Verbo / Глагол = v.
Modo di dire / фигура речи = m.d.
Aggettivo / прилагательное = agg.
Sostantivo = s. m.
(существительное мужского рода)
Sostantivo = s. f.
(существительное женского рода)
inganno (s.m.) — ingannare (v.) = azione compiuta di
proposito al fine di trarre in errore qualcun altro
обман, заблуждениe — обманывать, заблуждаться
sperduto/a (agg.) = posto isolato
Затерянный
suddito (s. m.) = persona che dipende dal Re
Подданные
con giustizia (agg.) e magnanimità (agg.) = rispetto dei
diritti e nobiltà d’animo
справедливость и великодушие
nel pieno della maturità (m.d.) = età adulta
на пике зрелости
naufragio (s.m.) = perdita totale di una nave
Кораблекрушение
visita (s.f.) di stato (s.m) =
visita fatta da un Capo di Stato straniero
государственный визит
a ogni modo (avv.) = comunque
кстати, в любом случае
strano (agg.) incantesimo (s.m.) =
effetto magico particolare
неизвестное, странное заклинание
indesiderato (agg.) = persona non gradita
Нежелательный
inevitabilmente (avv.) =
senza possibilità di essere evitato
Неминуемый
incontaminato/a (agg.) = non inquinato
нетронутый, неоскверненный
pendio (s.m.) = inclinazione della montagna
Склон
varietà (s.f.) sterminata (agg.) = senza fine
безграничное разнообразие
da tempo immemore (m.d.) = da moltissimo tempo
с незапамятных времен
ergersi (v.) = innalzarsi verso l’alto
Возвышаться
stare alla larga (m.d.) = evitare una persona o un luogo
держаться подальше
raccapricciante (agg.) = spaventoso, orribile
Душераздирающие
sprovveduto (s.m.) = senza esperienza
Неопытный
sibillina (agg.) profezia (s.f.) = ambiguo, non chiaro
загадочное пророчество
perire (v.) = morire
Погибать
spinto dalla curiosità (m.d.) = desiderio di conoscenza
подталкиваемый любопытством
persuadere (v.) = convincere qualcuno
Убеждать
voce (s.f.) suadente (agg.) = voce dolce e convincente
льстивый голос
irresistibile (agg.) = impossibile resistere
невозможно устоять
senza rendersi conto (m.d.) = senza capire quello che stava
succedendo
не отдавая себе отчет
calderone (s.m.) = grande recipiente
Котёл
succulento/a (agg.) = abbondante, gustoso e sostanzioso
вкусный/ая, сочный/ая
pasto (s.m.) prelibato (agg.) = cibo molto buono, eccellente
изысканная еда, деликатес
percepire (v.) = accorgersi di qualcosa in modo vago
чувствовать, воспринимать
tenersi a debita distanza (m.d.) = stare lontano da qc.
держаться на должной дистанции = сохранять дистанцию
avventurarsi (v.) = andare in luoghi pericolosi
подвергаться риску, отваживаться
venerare (v.) = adorare qc.
почитать (кого-либо)
furia cieca (m.d.) = grande agitazione d’animo dovuta
a violente passioni
слепая ярость
ricavare (v.) = ottenere qualcosa
Извлекать
incidere (v.) = intagliare mediante incisione
записать, выгравировать
Упражнение 1
Ответьте на следующие вопросы
(Rispondi alle seguenti domande)
1 — Come si chiama l’isola dove vive il principe Amir?
____________________________________________
2 — Come si chiama la foresta che circonda la
montagna dell’isola?
____________________________________________
3 — Come si chiama il libro più antico dell’isola?
____________________________________________
4 — Come si chiama la strega che vive sull’isola?
____________________________________________
5 — Dove vive la strega?
____________________________________________
6 — Cosa deve trovare l’eletto per sconfiggere
la strega Luthien?
____________________________________________
7 — Dove si trova il «Diaspro rosso»?
____________________________________________
8 — Come si chiama il mago che protegge l’isola?
____________________________________________
Упражнение 2
Впишите определенный или неопределенный
артикль.
(Aggiungi gli articoli determinativi o indeterminativi)
Ma ___ cose belle hanno ___ loro lati oscuri ed anche Astagatt non ne era immune. ___ centro dell’isola, da tempo immemore, incuteva enorme timore tra ___ abitanti, proprio lì dove si ergeva maestosa ___’unica grande montagna. Tutt’intorno vi era ___ fitta distesa di alberi secolari che anche ___ potente luce del sole, a stento, riusciva a penetrare con ___ suoi raggi. Qui ______ occupazioni principali erano ___ pesca, ___ pastorizia e ___’agricoltura mentre solo ___ più ricchi e benestanti potevano dedicarsi alle arti, allo sport e alla letteratura.
Упражнение 3
Поставьте глаголы, данные в скобках, в подходящую
форму (trapassato prossimo или imperfetto)
(Trasforma i verbi al trapassato prossimo o imperfetto)
Da pochi giorni il re _______________ (compiere) venticinque anni e ______________ (sembrare) nel pieno della sua maturità fisica e mentale. _____________ (Governare) la piccola isola fin da quando ____________ (avere) sedici anni, avendo ereditato il trono alla morte dei suoi genitori. Il padre Mohammed Pascià Sultan e la madre Adeela, ______________ (morire) tragicamente in un naufragio, di ritorno da una visita di stato nella lontana Cora. Sull’isola ___________ (regnare) la pace da molti secoli e gli abitanti dell’unica città, Astagatt, la capitale, _____________ (vivere) in modo mite e semplice.
Упражнение 4
Впишите подходящие предлоги
(Completa le frasi con la preposizione corretta)
____’isola si raccontavano storie terribili ____ vecchia strega Luthien che, dotata ___ enormi poteri, ___ i suoi incantesimi riusciva ____ attirare, ____’interno ____ foresta _____ inganni, tutti gli sprovveduti. Più ___ una volta era capitato che qualcuno, spinto ____ curiosità, si fosse avventurato ____’interno ___ quel luogo sinistro e non fosse più tornato indietro. Questi disgraziati venivano persuasi ___ una voce suadente e gentile, ___ inoltrarsi sempre ___ più all’interno ____ foresta. Le parole _____ strega erano accompagnate ____ suono ___ una musica irresistibile. ____ quei poveretti non c’era scampo. Senza nemmeno rendersene conto si ritrovavano, addormentati e appesi __ testa ___ giù, _____ dimora _____ strega Luthien, _____ cima _____ montagna.
Упражнение 5
Качественные прилагательные.
Преобразуйте словосочетания, данные в левом
столбце, из единственного числа во множественное
(Aggettivi qualificativi — Trasforma dal singolare
al plurale)
1) il libro è aperto — >
2) la porta è chiusa — >
3) lo studente è russo — >
4) l’orologio è rotto — >
5) la cantante è elegante — >
6) la macchina è sporca — >
7) la giacca è di cotone — >
8) il gatto è grigio — >
9) la lavagna è nera — >
10) il fuoco è spento — >
Упражнение 6
Соедините линиями глаголы с подходящими
по смыслу наречиями.
(Unisci al verbo l’avverbio di modo adatto)
Verbi
1. ascoltare — >
2. dormire — >
3. giocare — >
4. ridere — >
5. studiare — >
6. scrivere — >
7. mangiare — >
8. camminare — >
9. sgridare — >
10. piangere — >
Avverbi
a. profondamente
b. allegramente
c. svogliatamente
d. attentamente
e. appassionatamente
f. avidamente
g. velocemente
h. disperatamente
i. rapidamente
l. brutalmente
Capitolo secondo
AMIR & AKHMED
Il piccolo Amir era cresciuto libero e spensierato fino all’età di quindi anni e i suoi genitori, Mohammed e Adeela, fino al triste epilogo della loro scomparsa, avevano fatto in modo che il loro primogenito non fosse troppo angustiato dal rigido protocollo di corte e ricevesse un’educazione quanto più consona al suo carattere gentile e socievole.
Amir era continuamente «affamato di cultura» tanto che, quando non era soddisfatto del precettore di turno assegnatogli dal padre, con un pretesto qualsiasi si allontanava dalla sua stanza e, di nascosto, si intrufolava nella biblioteca reale dove sapeva di poter soddisfare la sua sete di conoscenza.
La biblioteca reale, tra tutti i nascondigli segreti, era il suo posto preferito. Qui poteva leggere, in tutta tranquillità, i suoi amati libri, soprattutto quelli che parlavano di storia. La sua curiosità, il desiderio di conoscenza, gli davano un’energia incredibile e, attraverso quei libri antichi, si immedesimava con gli eroi del passato. Questo suo volare lontano con la fantasia, a volte, gli faceva perdere la cognizione del tempo e, qualche volta, arrivava in ritardo alla cena reale. Sua madre Adeela, molto più intransigente del marito in fatto di disciplina ed educazione, in queste occasioni era solita ripetere: «Caro marito… anche questa sera tuo figlio Amir è in ritardo!».
Spesso il re non era in grado neppure di replicare perché la consorte, immediatamente, riprendeva il suo tono accusatorio: «E» sempre la stessa storia… questo ragazzo non cambierà mai… ma è tutta colpa tua… sei troppo buono con Amir. Gli lasci fare sempre tutto quello che desidera e poi… vedi… questi sono i risultati. Non capisce che è una grave forma di mancanza di rispetto verso i suoi genitori? Come potrà mai governare un regno… la nostra amata isola… se non incomincia ad assumersi le sue responsabilità?».
«Nostro figlio… Adeela… nostro figlio… ricordati che non è solo mio figlio», la interruppe gentilmente il re. «Forse dimentichi che lui ha esattamente il tuo carattere… è come te da giovane… ma con l’avanzare dell’età cominci a non ricordare… mia splendida regina…».
Mohammed non finì di concludere la frase che un grande sorriso illuminò il rubicondo viso dell’amatissima moglie che scoppiò in una sonora e coinvolgente risata. Come al solito il re era riuscito, con una semplice ma efficace battuta, a calmare gli animi.
«Stai tranquilla mio splendore, vado a cercarlo personalmente, sono sicuro che lo troverò nascosto in uno dei suoi posti segreti…».
«Oh… bene… adesso mi abbandoni anche tu… questa cena sta diventando una tipica serata da famiglia di Astagatt», lo riprese Adeela, alzando lo sguardo verso il soffitto.
«Su amore mio… non essere arrabbiata!! Farò prestissimo. Prometto. Vedrai che, tra pochi minuti, io e tuo figlio Amir faremo ritorno da te e, tutti insieme, consumeremo questa splendida cena».
Mohammed si considerava un padre orgoglioso e premuroso. Quando gli impegni del reame glielo consentivano si fermava a parlare con Amir e, insieme, discutevano di tutto, di qualunque argomento.
Amir non era l’unico figlio della coppia reale. Infatti, il principe ereditario aveva un fratello minore, più piccolo di circa due anni, al quale avevano dato il nome di Akhmed, in onore del nonno materno che, alla veneranda età di 84 anni ancora governava, con piglio giovanile ma autoritario, la vicina isola di Cora.
Akhmed, fin dai primi vagiti, dimostrò di avere un carattere forte e determinato. Al momento dell’allattamento agitava vorticosamente le piccole manine e i piedini, in segno di ribellione e respingeva perentoriamente, con calci e pugni, tutte le nutrici che gli si avvicinavano. Desiderava bere il latte solo dal seno della madre, la regina Adeela, che amorevolmente si dedicava alle cure del figlioletto, coccolandolo dolcemente finché non lo vedeva addormentato con un sorriso di soddisfazione stampato sul suo viso già paffutello.
I due fratelli crebbero rapidamente ma con caratteri completamente diversi l’uno dall’altro. Così dolce, gentile e premuroso Amir, tanto più arrogante, chiuso ed introverso Akhmed.
Anche nell’aspetto i due principini erano moto diversi.
Il più grande dei fratelli era longilineo e già alto per quelli della sua stessa età. Aveva un bel visino sul quale spiccavano due bellissimi occhi azzurri e una tumultuosa capigliatura di splendidi ricci neri. Akhmed, invece, cresceva grassottello, con le lentiggini, il naso grosso e i capelli rossi. Inoltre, per distinguersi dal fratello più grande al quale non desiderava affatto assomigliare, si faceva appositamente tagliare i capelli cortissimi dal barbiere di corte, con vivo disappunto dei suoi genitori.
Solo un particolare fisico sembrava accumunare i due fratelli: il colore dei loro occhi che erano di un grigio-azzurro intenso, cosa che li distingueva da tutti gli altri bimbi dell’isola di Astagatt.
Akhmed, al contrario di Amir, non aveva nessuna passione per l’arte o la cultura in generale. La sua unica occupazione, durante l’infanzia e parte della sua giovinezza, era stata quella di giocare con i soldatini di piombo, ad altezza naturale, fatti realizzati dal sovrano, appositamente per lui, dai migliori artigiani dell’isola. Raramente si poteva notare Akhmed leggere qualche libro, se non quelli che parlavano di navi, di battaglie o di avventurose attraversate degli oceani. Il mare e la navigazione erano le uniche passioni che univano i due fratelli, ma per tutto il resto erano completamente agli antipodi, come l’acqua con il fuoco.
In diverse occasioni aveva apertamente manifestato la sua gelosia per il fratello maggiore, che detestava, a suo dire, anche per i suoi modi sempre troppo cortesi e gentili verso i sudditi del regno.
Per Akhmed, invece, bisognava mantenere le debite distanze dal popolo e governare con il metodo «del bastone e della carota».
A volte Akhmed, a causa del suo cattivo comportamento verso la servitù di corte, veniva punito dal re e confinato nella sua stanza. In quelle occasioni era solito ripetere a voce alta: «Un giorno tutto questo cambierà. Io sono un principe e nessuno può dirmi cosa devo fare e cosa devo dire. Prima o poi ucciderò quell’imbecille di mio fratello Amir e tutti dovranno temere la mia ira. Mi ricorderò di tutti quelli che oggi mi procurano dolore e, quando sarò sul trono di Astagatt, la mia vendetta sarà implacabile».
La regina Adeela, benché restasse colpita dal feroce odio provato dal figlio minore nei confronti del fratello, non ne stigmatizzava le parole. Anzi, accarezzandogli la testa rasata cercava, con pazienza e dolci parole, di riportarlo alla calma. Gli sussurrava che, un giorno non lontano sarebbe diventato il potente sultano dell’isola di Cora. Era quello il suo destino, già scritto nelle stelle, in qualità di unico discendente maschio designato a succedere a suo nonno Akhmed Al Kebir.
Amir, che amava il fratello più piccolo e gli perdonava tutte le provocazioni e gli scherzi stupidi che era costretto a subire, solo in un’occasione perse il suo proverbiale autocontrollo e si arrabbiò moltissimo con Akhmed. Questi gli rubò la preziosa e amatissima collezione di vecchi libri di storia e trascorse un’intera settimana prima che si decidesse a restituirla al fratello. Fu solo grazie all’intervento, duro e deciso, della regina Adeela, che la questione tra i fratelli fu risolta senza indugio.
Amir, alla consegna dei suoi preziosi libri di storia, riacquistò immediatamente la calma ed il sorriso. Porse amichevolmente la mano verso il fratello, in segno di pace, invitandolo a trascorrere con lui un’intera giornata in cui avrebbero solo pensato a giocare ai soldatini. Ma Akhmed rifiutò sdegnosamente l’offerta e fuggì, arrabbiatissimo, nella sua stanza, tra le lacrime, meditando eterna vendetta.
GLOSSARIO 2
Avverbio/ Наречие = avv.
Verbo / Глагол = v.
Modo di dire / фигура речи = m.d.
Aggettivo / прилагательное = agg.
Sostantivo = s. m.
(существительное мужского рода)
Sostantivo = s. f.
(существительное женского рода)
affamato di cultura (m.d.) = grande desiderio di cultura
одержим культурой, просвещением
precettore (s.m.) = maestro
дежурный наставник
intrufolarsi (v.) = entrare di nascosto
проникать
nascondiglio (s.m.) segreto (agg.) = luogo nascosto
секретное укрытие
immedesimarsi (v.) = identificarsi con qc.
отождествлять себя
perdere la cognizione del tempo (m.d.) =
perdere l’idea del tempo
потерять понятие о времени = потерять чувство времени
tono (s.m.) accusatorio (agg.) = atteggiamento usato da chi
accusa altri
обвинительный тон
assumersi la responsabilità (m.d.) = essere responsabile
delle proprie azioni
брать на себя ответственность
rubicondo (agg,) = viso colorito, in salute
румяный
efficace (agg.) battuta (s.f.) = frase che raggiunge il suo scopo
эффективная, действенная реплика
veneranda età (m.d.) = età molto avanzata
почтенный возраст
piglio giovanile (m.d.) = atteggiamento da persona giovane
юношеская хватка
dedicarsi alle cure di qc. (m.d.) = dare assistenza, aiutare
посвящать себя заботам о ком-либо
arrogante (agg.) = prepotente
высокомерный
longilineo (agg.) = fisico alto lungo e magro
долговязый
lentiggini (s.f.) = piccole macchie sul viso
веснушки
«bastone e carota» (m.d.) = alternare le maniere buone
a quelle cattive
палка и морковка = кнут и пряник
temere l’ira di qc. (m.d.) = avere paura della rabbia altrui
бояться чьего-либо гнева
stigmatizzare (v.) = disapprovare il comportamento
di qc. con fermezza
клеймить
discendente (s.m.) maschio (agg.) = figlio maschio
потомок мужского пола
senza indugio (m.d.) = senza perdere tempo
без церемоний, не теряя времени
porgere (v.) = dare qualcosa a qc. con cortesia
вежливо подавать, протягивать
Упражнение 7
Ответьте на следующие вопросы
(Rispondi alle seguenti domande)
1 — Come si chiama il padre di Amir?
____________________________________________
2 — Come si chiama la madre di Amir?
____________________________________________
3 — Quanti fratelli e sorelle ha Amir?
____________________________________________
4 — Come si chiama il fratello minore di Amir?
____________________________________________
5 — Come si chiama l’isola che dovrà governare Amir?
____________________________________________
6 — Come si chiama l’isola che dovrà governare
Akhmed?
____________________________________________
7 — Come si chiama il padre della regina Adeela?
____________________________________________
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