
Capitolo 1 — I sogni del paziente
Irina è una psicologa. Lavora in uno studio piccolo e tranquillo. Ascolta le persone e le aiuta con i loro problemi.
Un giorno, un paziente entra nel suo studio. Si siede e dice:
“Dottoressa, ultimamente faccio sogni strani. Sogni molto brutti.”
La sua voce è bassa e preoccupata.
Irina annuisce e chiede: “Cosa sogna?”
Il paziente risponde: “Sogno la fine del mondo. Vedo i quattro cavalieri dell’apocalisse.”
Poi descrive i cavalieri:
— Il primo cavaliere ha un cavallo bianco e un arco. Rappresenta la conquista.
— Il secondo cavaliere ha un cavallo rosso e una spada. Rappresenta la guerra.
— Il terzo cavaliere ha un cavallo nero e una bilancia. Rappresenta la fame.
— Il quarto cavaliere ha un cavallo pallido e porta la morte.
Irina ascolta con attenzione, ma dentro di sé è un po’ stanca. Ascolta spesso storie di sogni strani. Pensa che forse è solo stress, o ansia.
Alla fine della seduta, il paziente esce. Irina rimane sola nel suo studio. È stata una giornata lunga. Decide di non pensare più a quel paziente e ai cavalieri.
La sera, Irina torna a casa. È molto stanca. Mangia un po’ di pasta, guarda la televisione e poi va a letto.
Quella notte, però, anche Irina fa un sogno strano.
Nel sogno, vede i quattro cavalieri dell’apocalisse. Sono esattamente come li ha descritti il paziente.
Il cavallo bianco, quello rosso, quello nero e quello pallido. I cavalieri non parlano, ma Irina sente paura.
Si sveglia all’improvviso. Il suo cuore batte forte. Guarda l’orologio: sono le tre di notte.
“Che strano,” pensa Irina. “Perché ho sognato la stessa cosa?”
Si alza, beve un bicchiere d’acqua e guarda fuori dalla finestra. La notte è silenziosa.
Torna a letto, ma non riesce a dormire subito. Ripensa al paziente e ai cavalieri.
Forse è solo una coincidenza, pensa. Forse domani sarà tutto normale.
Ma una piccola parte di lei si chiede: e se non fosse una coincidenza?
Capitolo 2 — La vedova nel sogno
Il giorno dopo, Irina torna al lavoro. È un po’ stanca perché non ha dormito bene.
Arriva una nuova paziente, una donna di nome Clara. Clara si siede e inizia a parlare.
“Dottoressa, mio marito è morto due anni fa. Ma adesso lo sogno spesso. Nel sogno, lui è il re di un mondo distrutto. È cattivo, è un tiranno.”
Irina ascolta. Pensa che forse Clara ha ancora dolore per la morte del marito. Forse il sogno è un modo per elaborare il lutto.
Dopo la seduta, Irina è stanca. Va a casa, non ha fame e va a letto presto.
Quella notte, Irina sogna di essere in un mondo desolato. Non ci sono alberi, non ci sono case. Solo terra vuota e cielo grigio.
Vede un castello in rovina. Dentro c’è un uomo sul trono. L’uomo la guarda e dice:
“Smettila di riempire la testa a mia moglie!”
Irina si sveglia di colpo. È sudata e confusa.
Perché ha sognato l’uomo di cui ha parlato Clara? E perché le ha detto quelle parole?
Non riesce a dormire. Beve un bicchiere d’acqua e pensa: forse i sogni dei pazienti stanno influenzando i miei sogni.
Capitolo 3 — Il laboratorio dei sogni
Nei giorni seguenti, Irina legge su internet che molte persone stanno facendo sogni strani. Sognano la fine del mondo.
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